Nei giorni scorsi un altro piccolo record portato a termine grazie all'esperienza e alla competenza di tecnici Easytec: la riparazione di un inverter da ben 315KW, danneggiato a seguito di una perdita d'acqua nello stabilimento del nostro cliente.
Al ricevimento erano ben visibili le tracce delle sfiammate sulle schede di pilotaggio dei finali e sulla scheda di alimantazione.
In questo caso, per poter formulare l'offerta di riparazione corretta è stato necessario effettuare alcune verifiche preliminari: occorreva innanzitutto accertare se la scheda di controllo avesse subito dei danni.
Alimentarla a banco, separata dal resto dell'apparecchio, ha permesso di costatare che effettivamente sul display comparivano dei simboli del tutto casuali; la preventivazione non poteva prescindere dal suo funzionamento corretto e, di conseguenza, è stato necessario ripristinarla.
L'azionamento è stato smontato, lavato con appositi prodotti, ripulito dagli abbondanti residui di lavorazione ed ogni scheda è stata riparata ed accuratamente revisionata per portarla alle condizioni del nuovo. In più, le schede di pilotaggio dei moduli di potenza sono state testate a banco una per una per evitare che, una volta montate, provocassero nuovamente dei danni.
La lavorazione è proseguita con il rimontaggio dell'azionamento (terza immagine), cui è seguito iun test preliminare con l'inverter parzialmente smontato e la scheda di controllo letteralmente appesa all'esterno per poter effettuare le necessarie verifiche strumentali.
Compiuta quest'operazione, l'inverter è stato rimontato ed il collaudo è stato portato a termine, con prove di regolazione della velocità a vuoto e sotto carico e misurazione delle correnti del motore.
Considerato che questo tipo di azionamento è fuori produzione da diversi anni, l'alternativa sarebbe stata l'acquisto di un apparecchio di pari potenza; questo avrebbe comportato per il nostro cliente una spesa valutabile in oltre 20.000€.
Ecco come si presentava l'azionamento quando ci è pervenuto, dopo aver rimosso la scheda di controllo.
Un cortocircuito sui transistor finali aveva completamente carbonizzato la scheda di pilotaggio.
In condizioni normali avremmo restituito al cliente il modulo come irreparabile e, considerato che non ne esistevano sul mercato, questo avrebbe comportato la sostituzione dell'insieme completo azionamento-motore, con un costo non indifferente.
Fortuna vuole che avessimo a disposizione una scheda pilotaggio guasta (ma non carbonizzata), proveniente da un altro azionamento simile anche se di taglio diverso. Quest'ultimo, a causa delle gravi manomissioni che aveva subito sulla scheda di controllo, non era riparabile ed il cliente ce lo aveva lasciato.
I nostri tecnici hanno, ancora una volta, raccolto la sfida e, con non poca pazienza, hanno riparato la scheda, ibridi compresi, hanno apportato le modifiche necessarie per denderla compatibile con l'apparecchio cui era destinata, quindi l'hanno collaudata a banco e poi installata al posto di quella danneggiata.
Oltre a questo hanno sostituito i moduli di potenza e le due ventole dell'azionamento. La riparazione era così conclusa e finalmente, dopo un accurato collaudo effettuato sotto carico, l'azionamento aveva ripreso vita.
Data la non disponibilità di un azionamento identico, l'alternativa alla riparazione sarebbe stata l'acquisto di un apposito kit di conversione composto da motore, azionamento e cavi. Il costo stimato sarebbe stato certamente superiore ai 10.000€.
Abbiamo appena riparato terminato la ricostruzione del pannello frontale di una centralina per il controllo di una pressa di stampaggio. L'apparecchio, ormai fuori produzione da diversi anni, presentava il frontale con numerosi buchi in corrispondenza dei tasti. La fotografia mostra un particolare come ci è pervenuto.
Per preservare l'elettronica interna da possibili inclusioni e residui di lavorazione che avrebbero potuto comprometterne il regolare funzionamento, era necessario procedere alla ricostruzione della tastiera frontale.
Per prima cosa l'apparecchio è stato completamente smontato e pulito, quindi il nostro tecnico, con molta pazienza, ha rimosso il vecchio layout avendo cura di non danneggiarlo ulteriormente. Ha successivamente rilevato le quote realiti agli ingombri e a tutti i tasti e spie presenti e le ha passate al collega, incaricato della riproduzione.
Con appositi software quest'ultimo ha realizzato una fedele riproduzione della disposizione dei singoli comandi e di tutti i simboli personalizzati, esattamente nella posizione in cui si trovavano quelli originali.
Il progetto, composto da un supporto fustellato e dal layout vero e proprio (fustellato anch'esso), è stato fatto stampare su materiale apposito e protetto da uno strato adesivo trasperente opaco, per aumentarne la durata, e successivamente applicato sul pannello originale, con il risultato che si può vedere nelle foto.
Considerato che questo tipo di apparecchi è fuori produzione da diversi anni, in caso di danni sarebbe stato necessario l'adattamento di un'unità di comando attuale, con una spesa valutabile in oltre 3.000€.
Abbiamo appena riparato un azionamento mandrino Indramat RAC2.3 da 200A gravemente danneggiato: da un primo esame abbiamo riscontrato i condensatori del circuito intermedio scoppiati, tutti i moduli di potenza esplosi, il contattore principale con i contatti letteralmente fusi. Ovviamente anche la scheda di pilotaggio dei transistor finali ne aveva risentito.
La fotografia mostra un particolare dell'apparecchio come ci è pervenuto.
In questo caso, per poter formulare l'offerta di riparazione corretta è stato necessario effettuare alcune verifiche preliminari: occorreva innanzitutto accertare se la scheda di controllo avesse subito dei danni.
Una rapida analisi ci ha permesso di costatare che effettivamente era bloccata; la preventivazione non poteva prescindere dal suo funzionamento corretto e, di conseguenza, è stato necessario ripristinarla.
L'azionamento è stato completamente smontato, lavato con appositi prodotti, ripulito dagli abbondanti residui di lavorazione e, come si può vedere dalla seconda immagine, i moduli di potenza sono stati sostituiti.
Anche il contattore principale e i contatti ausiliari sono stati rimpiazzati, così i nostri tecnici specializzati sono passati alla riparazione e revisione delle singole schede, iniziando dall'alimentatore. Tra tutte, quella che ha richiesto l'impegno maggiore è stata la driver board, su cui sono state riscontrate sei sezioni guaste su otto e numerose piste danneggiate dal guasto dei transistor finali.
La lavorazione è proseguita con il rimontaggio dell'azionamento (terza immagine), cui è seguito il collaudo con uno dei nostri motori.
La riparazione sarebbe stata a questo punto conclusa se, durante il collaudo, non avessimo rilevato l'assenza di una delle tre uscite del motore. Ciò ha richiesto lo smontaggio ed un ulteriore verifica della scheda di pilotaggio, che ha messo in evidenza il malfunzionamento di uno dei componenti precedentemente sostituiti.
Compiuta quest'operazione non prevista, il collaudo è stato portato a termine senza problemi, con prove di regolazione della velocità, d'intervento del circuito di recupero e di posizionamento del mandrino.
Considerato che questo tipo di azionamento è fuori produzione da diversi anni, l'acquisto di un apparecchio usato avrebbe comportato per il nostro cliente una spesa valutabile in oltre 5.000€.
Abbiamo appena riparato un azionamento Abb DCSS800 da 635A gravemente danneggiato da una perdita di liquido refrigerante dal condizionatore della cabina.
La fotografia mostra l'apparecchiatura così come si presentava quando ci è pervenuta. Il cliente ci ha riferito che era stata precedentemente inviata alla casa madre, che l'aveva resa definendola irreparabile.
Una rapida analisi preliminare ha evidenziato che il sottoinsieme potenza e la scheda di alimentazione e pilotaggio presentavano danni rilevanti. Inoltre, la scheda di controllo necessitava di una verifica ulteriore, data la presenza di zone potenzialmente surriscaldate.
Per poter formulare l'offerta di riparazione abbiamo ripristinato la sola sezione di alimentazione, il ché ci ha permesso di costatare che la scheda di controllo era rimasta fortunatamente illesa. Con l'occasione abbiamo salvato anche un backup dei parametri cliente.
Alcune piste negli strati intermedi della scheda potenza erano bruciate e quest'ultima presentava dei rigonfiamenti dovuti al surriscaldamento; questo ci ha suggerito di proporre al cliente la sostituzione della scheda, invece della sua riparazione, per poter garantire la necessaria affidabilità all'apparecchiatura.
L'intervento è consistito nello smontaggio completo dell'azionamento per il lavaggio ed essicazione, nella sostituzione dei moduli di potenza e della scheda di alimentazione e pilotaggio. Una volta effettuate queste operazioni, abbiamo verificato il corretto funzionamento della ventola di raffreddamento e rimontato l'azionamento.
Terminata la lavorazione, abbiamo parametrizzato l'azionamento per poterlo collaudare con uno dei nostri motori e abbiamo ripristinato i parametri precedentemente salvati.
L'acquisto di un azionamento nuovo avrebbe comportato per il nostro cliente spesa valutabile in 7.100€, senza contare il costo aggiuntivo per la parametrizzazione e messa in servizio.